NOTAIO
Giovanni Maria Plasmati
Il Giudice di legittimità esclude, con la sentenza 4 luglio 2023, n. 18814, che i versamenti di denaro effettuati tra madre e figlia conviventi debbano riconoscersi quali aventi natura giuridica di donazione, quanto invece conferimenti vicendevoli in ragione del sostenimento delle spese comuni, con la conseguenza che detti versamenti sono esclusi dall’obbligo di collazione e non concretano alcuna lesione della quota di legittima degli eredi della conferente. Presupposto dell’obbligo di collazione è infatti l’aver ricevuto beni o diritti dal de cuius a titolo di liberalità, tramite esborsi direttamente o indirettamente effettuati da quest’ultimo, non essendo invece soggette a tale obbligo – né a riduzione a tutela della quota di legittima - le attribuzioni o elargizioni patrimoniali senza corrispettivo operate a favore di persona convivente, ove non sia accertato che le stesse fossero poste in essere per spirito di liberalità, e cioè con la consapevole determinazione dell’arricchimento del beneficiario, e non invece per adempimento delle obbligazioni nascenti dal rapporto di convivenza